22 Dic Il Counseling: la chiave per procedere in modo più consapevole, sereno e autonomo nella propria vita
Ti è mai capitato di pensare all’interno ad esempio del tuo contesto familiare di non avere una comunicazione abbastanza efficace con i tuoi familiari, con con le persone che ami?
O magari di non essere abbastanza valorizzato all’interno del contesto lavorativo?
Questo probabilmente perché non c’è una comunicazione diretta, empatica!
La Valorizzazione
Si perché tutto ciò che tende a valorizzazione una persona farà sì che la medesima poi sarà sicuramente un essere umano migliore.
Ed una persona con una maggiore fiducia in se stessa sicuramente si porrà nel mondo in tutte le proprie situazioni di vita in un modo completamente diverso.
Essa(la persona)inoltre, andrà di conseguenza ad affrontare parti più scomode di sé e in un modo più diretto quindi senza averne paura.
Quelle parti di sé che invece possono essere assolutamente costruttive per i cambiamenti o per risolvere la crisi.
Cioè quando si vanno ad affrontare determinate situazioni particolari di vita, quel qualcosa che ci può mettere in difficoltà o creare sofferenza, è proprio lì allora, in quel momento che restiamo in contatto con noi stessi e cercheremo di ascoltare nel profondo che cosa sta accadendo.
Che significa?
Significa che andremo a sviluppare un ascolto, un’osservazione non solo di quello che accade al nostro corpo ma anche ai nostri pensieri e questo è molto importante perché siamo noi gli artefici della nostra realtà.
E quindi…
Se noi riuscissimo ad avere un pensiero che possa cambiare anche le nostre azioni e mutare i nostri comportamenti, sicuramente renderemmo più facile quell’avviarsi verso ciò che Carl Rogers il padre fondatore del Counseling chiama “Una vita piena”, che poi è la vita ricca piena di soddisfazioni di serenità di concretezza.
Il tutto appunto se riusciamo ad ascoltare noi stessi e gli altri
Si, non potrà mai essere un binario con una sola direzione, perchè siamo esseri umani e siamo esseri sociali.
Nasciamo come esseri sociali e quindi ci relazioneremo in un contesto e non dobbiamo mai dare per scontato nulla; cioè non dando mai per scontato di essere compresi esattamente così per quello che noi vogliamo dimostrare di essere ma sempre mettersi nella posizione di comprendere l’altro.
Qual è il suo vissuto?
In che modo sta interpretando quello che io sto raccontando di me stesso?
Perché quando noi ci relazioniamo con una persona andiamo a mostrare una parte di noi ed in quello specifico momento, in quello specifico contesto, potrebbe non essere compresa.
Si perchè chi abbiamo di fronte, in quel momento potrebbe avere la propria realtà, il proprio momento particolare e quindi con tutta la nostra buona volontà nel voler mostrare una parte di noi in maniera più possibile congruente, dall’altra parte può essere anche accolta in un modo diverso.
Quindi a che cosa serve la comprensione di se stessi e dell’altro? Serve proprio a cercare di entrare, in quella che poi è essenziale anche in un contesto di counseling, in quel rapporto empatico che è estremamente funzionale nella comprensione dei sentimenti e delle sensazioni di se stessi e nell’altro.
E questo è proprio ciò che il Counselor cerca di attuare e di trasferire al cliente. Una tecnica di vita e di comportamento che tendiamo a emanare esattamente perchè spesso e volentieri, le persone inconsciamente o consciamente non sono in questa condizione, non sono nella condizione di comportarsi in questo modalità.
Qual è la problematica
La problematica è che questa società,definita 4.0, estremamente tecnologica e veloce, non ci da il tempo! Sia a livello comportamentale ed emozionale ma anche a quello delle reazioni fisiche.
Non abbiamo il tempo di adattarci ad un mondo così veloce così connesso con le problematiche poi legate alla connessione e quindi più distanze nei rapporti, meno vicinanza umana.
Considera che sono addirittura nate relazioni su Internet dove le persone non si sono mai neanche incontrate. Quindi parliamo di un mondo che ad oggi, è poco abituato a relazionarsi con l’altro essere umano in una maniera più diretta più fisica più empatica ma sempre più con uno schermo che è come una sorta di filtro delle emozioni.
Quindi un po questo, un po anche per il versante economico che ci porta a fare magari più lavori contemporaneamente, un po quell’insicurezza riguardante il futuro, comportano e portano appunto ad una forma di insicurezza sulle proprie capacità.
Perché a volte ci si rende conto che non si riesce a stare al passo.
Perché se lavori tutto il giorno magari non riesci a stare in famiglia ad avere anche il tempo e la possibilità di relazionarti con i tuoi familiari o i genitori che non hanno spesso il tempo di seguire da vicino ai figli…
E quando ti occupi troppo del dover fare, trascuri il saper essere!
E questa condizione purtroppo ha reso l’essere umano sempre più veloce nelle sue reazioni di osservazione dell’altro; è molto più facile partire con un giudizio sull’altra persona veloce e immediato, istintivo, piuttosto che andare a comprendere che cosa ha fatto sì che l’altra persona avesse un determinato comportamento.
Il Counseling cosa fa?
Accompagna la persona ad una maggiore osservazione dei propri comportamenti del proprio sentire degli eventi della vita; è un’osservazione anche degli altri quindi, esisto io ma esisto io in quanto in relazione con un’altro essere umano.
E’ inevitabile entrare in comunicazione, in relazione con un’altro essere umano. Questi sono concetti di cui se ne parlava già 2.500 anni fa. La filosofia che l’essere umano ha dentro di sé insita una propria intelligenza, come se ci fosse una propria capacità di autogestirsi autocurarsi e conoscere se stesso fino a fondo e in quanto facente parte di un universo strettamente collegato ad esso.
Ma aimè, come dicevamo poc’anzi, tutta questa velocità, questo non aver tempo ci porta di conseguenza a non avere tempo per noi stessi! Ora, io non demonizzo il progresso e la digitalizzazione quando servono a facilitare la nostra vita, sostengo che sia necessario contemporaneamente tornare a dare valore a tutte quelle attitudini preziose tipicamente umane: emozionarsi, viversi, riconoscere i propri talenti e valori anche se non condivisi sul web.
Secondo me bisognerebbe fare un piccolo passo indietro e questo è quello che già stanno facendo in Cina e Giappone con dei progetti riguardanti la “Società 5.0”, progetti dove si sono resi conto che al centro deve esserci l’essere umano.
E come dicevo qualche riga sopra, il Counseling ci aiuta appunto a riconoscere i punti di forza e migliora le relazioni grazie ad una comunicazione più efficace. Aiuta a raggiungere i nostri obiettivi ma è importante nel counseling il percorso più che arrivare esattamente all’obiettivo finale.
Il Counseling aiuta a conoscersi megli, a procedere in modo più autonomo e ad alimentare un benessere generale facendo chiarezza, grande chiarezza su modalità comportamentali.
E grazie a questa chiarezza affrontare dei passaggi importanti di noi stessi.
Sabrina Ciccioriccio
Professional Counselor a indirizzo Psicosomatico Integrato e a Mediazione Artistica e Filosofica – Iscritta S.I.Co.