ABSTRACT RELATORI 17° Congresso Nazionale S.I.Co. 29 novembre 2020

Tal Dotan Ben-Soussan 

Direttore RINED (Research Institute for Neuroscience, Education and Didactics), Fondazione Patrizio Paoletti  

 “Il Modello Sferico della Coscienza: studi neuroscientifici e implicazioni per il benessere dell’uomo”   

In questo intervento introdurremo il Modello Sferico della Coscienza (MSC), un modello neuro-fenomenico della coscienza creato da Patrizio Paoletti. Il modello è basato su tre assi principali: il tempo, l’emozione e l’autodeterminazione, ed è considerato attualmente come il modello più avanzato della coscienza. Esploreremo i correlati elettrofisiologici e i tre assi del MSC attraverso l’esame di un addestramento sensomotorio specifico chiamato Quadrato Motor Training (QMT). Il QMT è stato precedentemente studiato dal punto di vista molecolare, elettrofisiologico e psicologico e i risultati dimostrano un miglioramento nella percezione del tempo e nell’autoregolazione dell’emozioni, così come un miglioramento nella sincronizzazione neuronale. Discuteremo la relazione tra questi risultati e il MSC e i suoi tre assi, prendendo in considerazione l’importanza dei diversi livelli di attenzione e la loro relazione con il sé, e discuteremo le implicazioni della sincronizzazione neuronale in relazione all’addestramento, alla resilienza e al benessere dell’uomo. 

 

Gianfranco Buffardi

Psichiatra, psicologo, psicoterapeuta – Presidente Ist. Scienze Umane ed Esistenziali, Napoli

Antropologia neo-esistenziale e neuroscienze: confronti e compatibilità

Il tema di questo convegno “scomposto” nasce da un’idea da me condivisa con Guido Traversa: la fallacia del concetto di identità che inficia la sua utilità e le risorse esistenziali che esso sosterrebbe.

Oggi si ricorre facilmente a idee identitarie, senza che queste siano sostenute da una profonda pre-riflessione, ignari di quanto siano estremamente pericolosi in queste superficiali accezioni.

Ce ne stiamo accorgendo in questi giorni quando un evento di portata mondiale, come la pandemia che ci affligge, incrementa le distinzioni identitarie a discapito della condivisone di problemi e soluzioni.

Su questo tema ho avuto la possibilità di confrontarmi anche con Ernesto Spinelli, nel dialogo che ho avuto il piacere e l’onore di realizzare con lui in forma di testo edito a stampa (in lingua inglese):

“[…] l’identità è una costruzione artificiale sulla scorta di parametri che possono variare di volta in volta, così come di volta in volta potrò vedere una lepre o un’anatra, una vecchia o una bella dama nei profili proposti nella riflessione sulla Gestalt. I confini, anche essi del tutto artificiosi, come i confini degli stati, i confini delle lingue, i confini dello spazio, sono tali, però, da consentirmi un processo identitario. Mi identifico con la mia specie, con la mia etnia, con i miei connazionali, i miei concittadini, il mio gruppo, la mia famiglia a seconda del contesto socio-politico; mi identifico con una religione, con una lingua, con la mia squadra del cuore, con il mio partito a seconda della mia storia culturale personale. […] Credo […]  che l’identità abbia un intrinseco valore esistenziale e, come tutte le condizioni ad alto valore esistenziale, sia di fatto in costante equilibrio tra l’utilità esistenziale ed il danno esistenziale. […M]entre si riconosce sempre l’utilità dell’identità, si sottace spesso della sua intrinseca fallacia: l’identità è fallace, lo ribadisco, perché è un concetto costruito a posteriori. Su di essa agiscono i processi cognitivi di generalizzazione e cancellazione (così come Chomsky li ha individuati per la grammatica generativo-trasformazionale, in ambito linguistico); essi agiscono forzosamente per rispettare quei confini “identitari” stabiliti dalla contingenza e contestualità.”

Costretti dall’emergenza pandemica ad un evento “in remoto” in luogo del dibattito sull’identità, nelle sue accezioni di genere, di fede, storiche, sociali, politiche, psicologiche, esistenziali, vi proponiamo dei brevi dialoghi a tema con gli esperti di alto profilo che hanno la ventura di essere anche “amici” dell’ISUE.

 

Guido Traversa

Professore associato di filosofia morale – Università degli Studi Europea di Roma

La non musealità del passato: la potenza non si cancella nell’atto.

Si intende mostrare che la memoria attiva, “utile alla vita” (Nietzsche), sottrae la Storia (e con questa il passato) all’essere puro “museo” (Di-Di Huberman). Il passato contiene propensioni (Popper) non esaurite che danno alla memoria il tono dell’attesa e ” sostanza di cose sperate” (Dante). Gli eventi del passato sono atti di una potenza (in senso aristotelico) che li ha resi possibili e reali, ma una memoria non “indifferente” (Gramsci) può ascoltare nuovamente quelle potenze che non si sono esaurite negli atti del passato.

 

Andrea Gogliani e Simonetta Perrone

Referenti S.I.Co. Piemonte e valle d’Aosta

Counseling e fotografia sociale, ovvero ri-trarsi nel mondo.
Laboratorio per sperimentare, attraverso l’immagine e la prospettiva, possibilità di narrazioni nuove ed evolutive di sé nel mondo in cui viviamo, alla ricerca del senso del vivere il Counseling, oltre che farne professione.

Durante il workshop verrà presentato un metodo che coniuga il counseling con la fotografia, alla ricerca di una via immaginale per stimolare la percezione di sé nel mondo, non solo come stato ma soprattutto come divenire, cioè come progettazione di azioni possibili nel nostro essere in un contesto sociale. Oltre alla presentazione della metodologia (prodotto del laboratorio TRARRE), si cercherà di stimolare nei partecipanti riflessioni sull’uso degli strumenti propri dei socialmedia, come i selfie, alla ricerca del significato del ritratto, cercando in essi occasione di un nuovo umanesimo, caratterizzato dall’esercizio della responsabilità come percorso di evoluzione e miglioramento di sé stessi.

 

Maria Cristina Koch

Presidente Sistema Eduzione

“Quale credenza vogliamo scegliere insieme e condividere per questo periodo”

La credenza, come il mobile che abbiamo tutti in cucina o nel tinello, è ciò che unisce, dà senso e sicurezza a una comunità.

E la si può scegliere.

E noi, quale credenza vogliamo scegliere e condividere per attraversare al meglio questo inedito passaggio della nostra esistenza?

Facciamoci un laboratorio!

 

Ernestina Parente

Pedagogista, Supervisor Trainer Counselor e formatore alle abilità di counseling. Docente di Scienze Umane presso il Liceo”G.Porporato” di Pinerolo, docente presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia di Torino, Corso di laurea in Dietistica.

“Connessioni virtuali e relazione autentica: le abilità del counseling al servizio della società civile”

con l’intervento del Prof. Enrico Prenesti

Professore associato di Chimica dell’ambiente e dei beni culturali presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino. Tiene regolarmente insegnamenti accademici di Chimica dell’ambiente, di Chimica dei beni culturali e di Chimica degli alimenti.

 L’attuale situazione pandemica ha richiesto una modifica veloce di abitudini e stili di vita che interferiscono sulle coordinate spaziali e temporali dell’esperienza quotidiana. Le relazioni lavorative si sviluppano di preferenza in ambiente virtuale, che diventa anche il luogo di incontro anche per mantenere relazioni con amici e famigliari. La tecnologia ha avuto uno sviluppo molto elevato nelle nostre relazioni interpersonali e, forse, l’esempio più evidente è rappresentato dai servizi attivati dalle strutture per anziani di videochiamate che, grazie ad applicativi per dispositivi digitali, permettono di parlare e vedere i propri cari a distanza, mantenendo vivo il contatto chi vive in una condizione isolata. Un altro contesto significativo sul quale riflettere è quello dell’istruzione, nel quale la didattica a distanza è attualmente la modalità di relazione prioritaria con studenti, colleghi e famiglie.

Il laboratorio si pone l’obiettivo di mettere in luce come il counseling che, per sua natura, agisce promuovendo processi evolutivi per il cambiamento, possa essere una preziosa risorsa per realizzare una presenza autentica nelle relazioni a distanza. In questo momento epocale stiamo scrivendo una parte della Storia e il ruolo attivo del soggetto può contribuire al senso e significato del suo spazio privato ma, nello stesso tempo, pubblico, viste le connessioni che ormai ci legano costantemente a internet. Siamo, quindi, di fronte a un binomio: crisi o opportunità? Il counseling ci offre un modo di essere presenti con strumenti del nostro passato e con prospettiva sul futuro attraverso il senso e significato che riusciremo a individuare nel nostro tessuto relazionale, ci permette di interpretare gli eventi in modo potenziante e non limitante. Il cambiamento, guidato dalla trasformazione sociale in cui siamo inseriti, può essere fronteggiato come scelta con consapevolezza e autodeterminazione per incentivare nuovi e inattesi percorsi di autosviluppo.

La modalità di conduzione prevede un intervento iniziale della dott.ssa Ernestina Parente che sarà poi affiancata dal Prof. Enrico Prenesti – docente di Chimica dell’ambiente e dei beni culturali e di Chimica degli alimenti all’Università di Torino, divulgatore, formatore, conferenziere, saggista e life coach ontologico – che illustrerà alcuni elementi di neurochimica da usare per diventare maggiormente responsabili rispetto ai propri pensieri ed emozioni che influenzano la risposta neuroendocrina, quella immunitaria e l’umore predisponendo terreni diversamente responsivi agli stimoli biologici e sociali (ancor più in un periodo di caos generalizzato e di instabilità sociale). Conoscenze di neurochimica e di chimica alimentare possono guidare svariate scelte esistenziali (in campo personale e professionale) per diventare più competenti e responsabili verso l’apprendimento e la proattività per sviluppare resilienza.

Lo scopo è del laboratorio è quello di stimolare nei partecipanti domande e riflessioni, cosicché stimoli nuovi condivisi possano agevolare una costruzione comune del tema oggetto di lavoro.

 

Aurelia Gagliano

Psicologa, Professional Expert Trainer Counselor S.I.Co., specializzata in “La didattica innovativa per l’apprendimento e l’inclusione scolastica”, CTU tribunale Foggia, progettista della formazione europea.

Carattere corporeo: Dal corpo sacrificato alla fase di espansione

Oggi non si può stare con gli altri perché i contatti corporei sono vietati (causa covid-19) ma è fondamentale stare bene con sé stessi, anche sul piano fisico. Proprio per questo i ragazzi chiedono di muoversi, di toccarsi, di condividere esperienze. In definitiva chiedono movimento corporeo e vicinanza fisica. “Il segreto è racchiuso soltanto nel corpo”. La fisiologia non separa la mente dal corpo ma l’ingloba. La mente così, è considerata su livelli multidimensionali come forma di comunicazione integrata. In questo senso si possono cogliere anche esperienze complesse come l’evoluzione dell’interazione sociale. Alla base dell’esperienza posizioniamo la gioia mentale e corporea, che si realizza nell’intreccio di parole – ritmo – movimento. Nel progetto entrano in campo tutte le dimensioni della persona: il corpo, la mente, il carattere, i modelli di attaccamento, la socialità, l’espressività, la personalità. Affinché si possa godere della propria esistenza su diversi piani: cognitivi, emotivi, relazionali e posturali.

 

Giuseppe Bolongaro

Vice Presidente S.I.Co. Supervisor Trainer Counselor

“Anche i violini non crescono sugli alberi”

Questa frase la devo ad un mio amico che alla fine degli ormai lontani anni ’60, durante un’animata discussione sulla validità degli strumenti elettronici contrapposti a quelli “naturali”, interruppe la discussione asserendo appunto: “Ma guardate che neanche i violini crescono sugli alberi!”.

In estrema sintesi quello su cui voglio confrontarmi con voi è che gli strumenti di comunicazione per quanto possano sembrare “alieni” e “alienanti” sono stati concepiti da noi esseri umani e in qualche modo ci rappresentano e forse il confine tra “naturale” e  “artificiale” è un po’ meno netto di quello che crediamo.

La modalità di comunicazione a distanza non può e non deve sostituire tutta la pienezza della relazione in presenza, nello stesso tempo può rappresentare un valido sostegno in momenti di difficoltà come questo, o per iniziare una relazione di aiuto che altrimenti non potrebbe avere luogo o per proseguirne una iniziata e che per qualche motivo non può continuare in presenza (difficoltà dovute a salute, distanza, trasferimenti…).

Personalmente ho sempre utilizzato i mezzi on line quando se ne è presentata la necessità e quindi ho pensato di condividere, con chi abbia interesse, esperienze, idee, curiosità.

L’incontro l’ho pensato come un momento in cui proveremo a trasferire i cardini della relazione di aiuto (non giudizio, ascolto attivo, feedback fenomenologico…) nella dimensione on line, considerando le potenzialità e le limitazioni del mezzo informatico.

Sarà prettamente pratico ed esperienziale.

 

Milena Screm

Presidente Insight   e responsabile formazione Scuola di Counseling-BreathWork-Mindfulness. Supervisor Counselor Supervisor Trainer

 “DUALITA’ o INTEGRAZIONE?” Counseling nel cambiamento: l’opportunità dell’incontro tra scienza e anima, ragione e emozione, mistero e certezza. Lavorare insieme per un futuro migliore, grazie alle radici nel passato e all’accoglienza del presente.

Stiamo vivendo un cambiamento di enorme portata, cosa vogliamo fare di quest’occasione? Un tempo difficile, di crisi e di paura. Anche un tempo che è occasione di raccoglimento, riflessione, scelta. Opportunità, se spostiamo l’attenzione, con pura attitudine Rogersiana, dal problema alla persona e alle sue risorse, anche quelle di adattamento, Darwin c’insegna. Tante occasioni a disposizione di chi le può e vuole cogliere, non ultimo un cambiamento di paradigma culturale: dalla dualità contrapposta all’integrazione delle diversità come parte funzionale dell’esperienza della vita. Vita pratica e vita interiore, nella quale la dualità contrapposta è fonte di conflitto e di sofferenza. Essere professionisti di Counseling e lavorare insieme, per un futuro migliore, grazie alle radici nel passato e all’accoglienza del presente.

 

Maria Tedde Marras

Presidente Scuola Alta Formazione COUNSELING – Supervisor Trainer Counselor

Il COUNSELING: UN INVESTIMENTO SOCIALE e VALORE AGGIUNTO ALLA VITA

“Non aver paura di sognare il mondo che vorresti” …

Il Counseling orientato in senso evolutivo ed integrativo è naturalmente chiamato a svolgere un ruolo sempre più pregnante, oggi ed in futuro.

Nuove istanze sociali richiedono di riscoprire e valorizzare la forza interiore individuale ed il superamento di schemi ormai palesemente disfunzionali.

Necessita, dunque, uno sguardo nuovo, non oppositivo o disgiuntivo, per arricchire la vita di ciascuno e per promuovere una società realmente “umana”.

 

 Virginia Vandini

Presidente Il Valore del Femminile – Supervisor Trainer Counselor

Il counseling come via iniziatica alla luce della scienza dello spirito

Partendo dal pensiero steineriano, il partecipante potrà acquisire strumenti e conoscenze per sé e per la relazione con l’altro, finalizzate a un’evoluzione profonda e continua sul piano non solo professionale, ma anche umano e spirituale.

Siamo abituati a pensare che la quotidianità, quello che noi facciamo ogni giorno sia completamente scisso o, comunque, abbia poco a che fare con il mondo dell’anima. In realtà non solo c’è tra le due dimensioni un’intima connessione ma la maturazione positiva e integrata di ogni persona da un punto di vista mentale-emotivo e la stessa salute fisica si determina proprio grazie a una viva e piena corrispondenza tra ciò che è al di qua e ciò che è al di là di quella che gli sciamani definiscono “la grande soglia”.

Il counselor che raggiunge questo tipo di consapevolezza, attraverso alcuni semplici esercizi che verranno affrontati nel presente laboratorio, tenderà a sviluppare naturalmente la facoltà di percepire la parte sottile, invisibile presente nella vita ordinaria facilitando così il proprio cliente verso una nuova comprensione dei suoi disagi e, simultaneamente, verso l’individuazione di quella strada tanto cercata per la realizzazione.