Abtract Workshop
09 Dicembre 2017 – Workshop 1 – Annalisa Copiz
MINOTAURUS – La danza degli specchi
Dal corpo di Pasifae alla casa di Asterione, da Ariadne a Teseo, da Teseo all’uccisione dell’uomo-toro. Attraverso una lettura-spettacolo, dove si reinterpreta il mito, si va ad aprire un vuoto centrale, il cavedio di luce che permette il “gioco” con l’altro diverso da sé. Un seminario emozionale che unisce e sollecita le due menti, quella che pensa e quella che sente; le due diverse modalità della conoscenza che interagiscono per costruire una via mentale ed attraversare la concezione di utopia passando per la complessità labirintica di un’esistenza ri-conosciuta.
Il viaggio meta-cognitivo viene proiettato in un universo infinito di immagini che si fanno incontro e che si allontanano continuamente: riflessi infiniti, specchi e silenzi si fondono in una danza disperata.
Questo seminario si articola in due fasi:
-la prima, di contatto emozionale in cui si assiste ad una rappresentazione-narrazione in chiave mitologia;
-la seconda, di esperienza laboratoriale in cui si rielaborano, in modalità creativa, gli spunti e le riflessioni emersi durante la prima fase.
L’approccio è quello della drammatizzazione. Accanto alla modalità espressivo-corporea si affianca l’azione mirata all’induzione di reazioni emotive su cui riflettere. In conclusione si vuole dare vita ad un nuovo corpo meta-linguistico cui affidare pensieri e parole, un contenitore aperto che grazie alla scrittura creativa offre un prodotto finale carico di contenuti anche intimi.
27 Gennaio 2018 -Workshop 2 – Annalise Bosch – Anna Romanzi
Presentazione Counseling in Somatic – Gestalt
La Somatic Gestalt esprime un approccio di counseling fondato sull’esperienza corporea. Sperimenteremo in movimento, fermi, sdraiati ed in piedi per leggere il corpo attraverso il suo linguaggio non verbale partendo dal contatto con sé stessi e aprendosi verso l’ambiente, arrivando alla relazione con l’altro.
03 Febbraio 2018 – Workshop 3 – Paola Pietrangeli
Tu chiamale se vuoi … Emozioni
Il cinema: quando le immagini ci aiutano a percepire in maniera diversa noi e gli altri
Le immagini hanno il potere di unire molti significati in poco tempo e grazie al vissuto cinematografico ogni persona può ritrovare parti di sé e indicazioni per trasformare in qualche modo la propria esistenza.
Dalle immagini del film possono scaturire libere associazioni.
L’ immediatezza visiva fa presa sulla percezione e la persona ha la possibilità di relazionarsi più facilmente.
Un film è composto da tante cose, ognuna indispensabile per capire il tutto.
Possiamo dare una chiave di lettura cercando di far emergere le cose manifeste, come la storia e quelle in ombra più legate alle nostre emozioni.
In questo modo grazie al “ filtro” del cinema prendiamo contatto con le nostre emozioni, sentimenti.
La rabbia, il dolore, l’impotenza ma anche la gioia del protagonista potrebbero essere simile alla nostra rabbia, dolore, gioia o impotenza. Nel film, come per magia, le situazioni si trasformano, cambiano grazie agli eventi o alle scelte fatte dai personaggi, anche noi vedendo il film possiamo trovare degli imput, delle analogie che ci aiutano a vedere un cambiamento nella nostra vita proprio perché c’è questa forte identificazione.
Il film può essere paragonato alla fiaba, tutto è irreale ma estremamente legato alla realtà e quella storia che viene proiettata in quello schermo ci dà le stesse possibilità di crescita dei racconti o delle favole ma più velocemente e intensamente.
Vedere insieme un film dove vengono raccontati i disagi e le difficoltà di alcuni personaggi può creare un vero e proprio “pensare insieme” che è la base per dar vita ad un gruppo.
La fruizione collettiva del film infatti favorisce una forma regressiva, la fruizione è di tutti ma anche individuale perché il film dà la possibilità allo spettatore di immergersi totalmente tra le immagini, i suoni che vengono velocemente proiettati. Guardando il film ogni partecipante osserva con distacco le problematiche e i conflitti che accompagnano i protagonisti, identificandosi alle loro vicissitudini, hanno l’opportunità di scoprirsi.
Il film dà la possibilità di prendere contatto in maniera collettiva con delle sensazioni.
Ogni partecipante, sedendosi in cerchio, cercherà di prenderne consapevolezza per poi confrontarsi con gli altri.
In questo spazio ognuno “parla” di ciò che ha “sentito”, liberamente senza giudizio né pregiudizio., il “gruppo” è un luogo protetto.
In questo ascoltarsi reciproco si percepisce che il proprio “dire” coinvolge tutti, si crea l’accoglienza, si crea intimità.
24 Marzo 2018 – Workshop 4 – Enrica Scambia
CAMMINANDO – Dove ci portano i nostri piedi
Nel camminare esprimiamo tutte le nostre caratteristiche, i nostri desideri e la nostra unicità. Il modo in cui appoggiamo il piede, in cui la gamba si muove, la postura del corpo, l’allineamento della colonna vertebrale e della testa, la velocità e la cadenza dei passi, parlano di noi.
Possiamo leggere nei passi come procediamo nella vita e scoprire se l’obiettivo che ci siamo prefissati mentalmente corrisponde a quello intimo e profondo della nostra anima.
Da qui possiamo liberare la nostra creatività̀ e acquisire strumenti per la realizzazione del nostro potenziale .
07 Aprile 2018 – Workshop 5 – Antonella Aloi
Fare poesia, essere poesia – introduzione all’uso della narrazione nell’art counseling
Una giornata dedicata ad acquisire nuovi strumenti di art counseling narrativo.
Obiettivi:
– Introdurre l’art counseling come insieme di strumenti e ambito lavorativo, ma anche come modo di essere legato alla riscoperta della creatività e del pensiero laterale.
– Far conoscere l’art counseling legato alla parola, alla narrazione e, nello specifico, alla poesia.
– Fare esperienza dell’art counseling attraverso esercizi pratici, che possano diventare al tempo stesso nuovi strumenti di lavoro col cliente e stimoli legati al proprio vissuto.
12 Maggio 2018 – Workshop 6 – Giovanna Miano
Counseling: Seminario esperenziale ad orientamento Analitico Transazionale
23 Giugno 2018 – Workshop 7 – Francesca Di Sarno
Emo-AzioniAMOci: Contattiamo le nostre emozioni
Questo workshop, a carattere teorico-esperienziale, ha lo scopo di far comprendere ai partecipanti la complessità del mondo emozionale e come questo influisce sulle proprie scelte non sempre consapevoli. In particolare, si conosceranno i vari tipi di emozioni e si entrerà in contatto con esse, percependole nel corpo.
07 Luglio 2018 – Workshop 8 – Rosella Salari
Introduzione al Focusing
Come è nato il Focusing
Il Focusing è stato scoperto da Eugene Gendlin intorno agli anni ’60 e scaturisce dalla sua filosofia dell’experiencing nonché dalla sua attività di ricerca. La ricerca venne svolta all’Università di Chicago, presso il Counseling Center. Il Focusing è una specifica riproposizione di come le persone sulle quali la terapia funzionava parlavano o entravano in contatto con sé stessi.
Che cosa è il Focusing?
Focusing è una specificazione di ciò che facevano i clienti sui quali la terapia era efficace.
Concetti basici del Focusing:
sensazione significativa (felt sense): quel “qualcosa” nel corpo
attitudine di accettazione non giudicante rispetto a qualunque “sentire” è vivo nel corpo
accurata simbolizzazione: parole, frasi, immagini, suoni o gesti
modificazione del sentire (felt shift): è la sensazione del cambiamento nel corpo : il passo che emerge sarà nuovo, non una ripetizione di emozioni e pensieri già fatti.
22 Settembre 2018 – Workshop 9 – Daniela Piendibene
Avere cura
13 Ottobre 2018 – Workshop 10 – Gigliola Letizia Speciale
Esperienze di Counseling in Corsia: Aiutare a sentirsi sani nonostante la malattia
10 Novembre 2018 – Workshop 11 – Astrologo Mara
Biosistemica: messaggio dato, messaggio ricevuto – Laboratorio teorico esperenziale